il risparmio immobiliare italiano deve essere riconosciuto e tutelato come bene comune nazionale, evitando riforme radicali inadatte o dannose per il sistema. il sistema italiano si caratterizza infatti per la
certezza del diritto di proprietà, come emerge dal rapporto
risparmio immobiliare privato. bene comune certezza, a cura dell'international university college di torino e presentato oggi a roma da fondazione italiana per il notariato, abi e assoimmobiliare.
lo studio contiene un'analisi comparata del sistema immobiliare in italia e negli stati uniti con l'obiettivo di testarne tenuta e criticità. i dati sul sistema americano dimostrano le conseguenze negative, iniziate con la crisi dei mutui subprime, prodotte dall'assenza di un controllo preventivo di legalità sugli atti.
negli
stati uniti, secondo l'fbi, ammontano a
oltre 3mila miliardi di dollari le perdite causate nel 2011 dalle frodi immobiliari. e sono stati
47,7 i miliardi di dollari pagati dalle banche americane, tra febbraio 2012 e gennaio 2013, per lo scandalo delle esecuzioni forzate illecite, a danno di quasi 4 milioni di cittadini americani.
oltreoceano, infatti, i dati sulle vicende immobiliari sono parcellizzati in un reticolo non coordinato di uffici, archivi e registri locali che rendono la reperibilità delle informazioni molto ardua costringendo le parti – in mancanza di registri pubblici affidabili – ad affidarsi a diversi attori privati senza ottenere le stesse garanzie offerte in italia.
quanto viene spesso presentato come potenziale risparmio offerto dal sistema statunitense senza dovuti controlli standard si trasforma in costi e danni ulteriori che si ripercuotono non solo sulla singola transazione ma – per effetto domino – potenzialmente anche sull'economia del paese.
in italia il settore è caratterizzato da un sistema di governo pubblico, spiega lo studio, che assicura
trasparenza alle transazioni immobiliari grazie a un numero programmato e dunque controllabile di concessionari (notai – pubblici ufficiali).
il patrimonio immobiliare italiano secondo l'ultimo rapporto dell'agenzia delle entrate, ammonta a 6400 mld di euro a fine 2011, in media circa 4,2 volte il pil e tre volte il debito pubblico.
se dunque il risparmio immobiliare privato si considerasse tra gli indici di sostenibilità e stabilità delle economie, l'italia figurerebbe tra le economie più stabili del vecchio continente. documenti correlati